1- Perché la fede e la stupidità hanno un elemento in comune: la ferrea devozione alle proprie idee. E senza un po’ di buon senso si rischia spesso di traboccare dalla prima alla seconda.
2-Perché in ogni naufragio non conta quanto al largo ci si spinge ma quanta voglia si ha di tornare a terra, e con quali propositi.
3-Perché questo non è un libro comico, anche se si ride molto, e non è un libro tragico, anche se si parla di morte e disgrazie. Perché è meno di un romanzo ma più di una raccolta di racconti. Il suo valore non è nell’intreccio ma negli intrecci, nei collegamenti tra le storie raccontate e i diversi, a volte strampalati e surreali, punti di vista su uno stesso evento.
Questo blog sta diventando una miniera di distrazioni!
È il più bel complimento che potessi farmi